GCIB è un progetto di Officina Futuro Fondazione W-Group rivolto alle ragazze delle scuole secondarie di I e II grado di tutta Italia con l’obiettivo di avvicinarle alla tecnologia e al digitale.
Sabato 11 maggio si è tenuto a Bologna, presso lo spazio DumBo, l’incontro conclusivo dedicato alle scuole del Nord Italia dell’edizione ’23/’24 del progetto Girls Code It Better (l’incontro conclusivo per le scuole del Centro-Sud si è svolto invece il 13 Aprile a Napoli presso l’Università Federico II).
GCIB è un progetto di Officina Futuro Fondazione W-Group ideato da Costanza Turrini e rivolto alle ragazze delle scuole secondarie di I e II grado di tutta Italia con l’obiettivo di avvicinarle alla tecnologia e al digitale così da ridurre il divario tra ragazzi e ragazze in questi ambiti.
Il progetto è giunto già alla sua decima edizione e ha coinvolto centinaia di scuole e migliaia di studentesse.
Le ragazze che di anno in anno partecipano a GCIB sono chiamate appunto “Girls” e si riuniscono nella propria scuola nei cosiddetti incontri di “Club”. Durante questi incontro vengono guidate da “Coach Docente” e “Coach Maker” nello sviluppo di un progetto a partire da uno dei vari macrotemi proposti e sfruttando una o più tecnologie digitali.
All’evento di Bologna erano presenti oltre 1400 ragazze che, con grande entusiasmo, hanno presentato i propri progetti alle coetanee e ai visitatori adulti.
Molto interessante anche la tavola rotonda iniziale a cui hanno preso parte Costanza Turrini, Ideatrice e Project Manager di Girls Code It Better;Massimo Bugani, Assessore Comune di Bologna con delega innovazione digitale; Claudia Battista, Responsabile Gestione Domanda di Cineca; Daniela Dubla, Founder Inner.ME Srls, Innovation Manager (MIMIT); Irene Ponteduro studentessa di Design del prodotto industriale presso la facoltà di Ingegneria e Architettura di Bologna (ex GCIB).
Io ho partecipato a questa decima edizione di GCIB come “Coach Maker” del Club “IIS Vittorio Veneto Città della Vittoria”. Abbiamo sviluppato insieme un gioco da tavolo, “Eco-Town”, che riguarda la sostenibilità in città.
Le ragazze hanno realizzato i materiali di gioco imparando ad utilizzare Canva, Tinkercad, Cura e la stampante 3D (e anche il taglierino!) ma soprattutto hanno seguito un metodo, hanno lavorato in gruppo con studentesse di altre classi che inizialmente non conoscevano, hanno risolto con determinazione i problemi che si sono presentati lungo il percorso e hanno presentato al pubblico il lavoro svolto imparando a trovare le parole giuste e vincendo la timidezza. Per tutto il gruppo, coach compresi, è stata un’importante esperienza di crescita.
Le ragazze hanno realizzato i materiali di gioco imparando ad utilizzare Canva, Tinkercad, Cura, la stampante 3D e anche il taglierino!
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