Dorotea Panzarella

Sono molto felice di festeggiare il mio compleanno il 21 Aprile perché è il giorno di diverse ricorrenze speciali. Oltre che l’anniversario della fondazione di Roma, avvenuta nel 753 a.C. e l’anniversario della nascita di Elisabetta II di Gran Bretagna, il 21 Aprile ricorre l’anniversario della nascita di Friedrich Fröbel (1782-1852), importante pedagogista, e si celebra la Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione.

Queste ultime due ricorrenze sono quelle che mi interessano maggiormente e di cui vi vorrei parlare oggi; scoprirete che sono sorprendentemente collegate!

La Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione è stata istituita nel 2017 dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di promuovere l’uso della creatività per il raggiungimento degli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 e, non a caso, cade il giorno prima della Giornata della Terra celebrata il 22 aprile.
Di recente ho letto un libro di Stefan Klein, intitolato “Come cambiamo il mondo – breve storia della creatività umana” che, oltre a raccontare come alcune grandi invenzioni abbiano rivoluzionato la storia dell’uomo, prende in esame diversi tipi di creatività.

Quelle di primo livello (creatività combinatoria e creatività esplorativa) e di secondo livello (creatività trasformativa).
Proprio la creatività trasformativa, che implica un’apertura a cambiamenti radicali, secondo lui è la chiave per affrontare le grandi sfide dei prossimi anni legate al tema della sostenibilità.

In particolare l’autore invita ad abbandonare l’atteggiamento tipico dell’adulto che fin troppo spesso tende a rifiutare il cambiamento e a imparare ad avere la stessa flessibilità dei bambini che non danno niente per scontato e sono pronti a sperimentare ogni cosa.
Ecco quindi che ci ricolleghiamo alla figura di Fröbel che in questo scenario risulta particolarmente significativa.

A lui si deve infatti l’invenzione del Kindergarten (il Giardino d’Infanzia) corrispondente alla nostra attuale scuola dell’infanzia e dei Fröbelgaben (Doni Froebeliani, noti in inglese come Fröbel Gifts) che rappresentarono una grande innovazione nel campo dell’educazione infantile.

I Doni sono dei materiali didattici costituiti da elementi come morbide palline con laccetto, forme geometriche solide e altri materiali da utilizzare come costruzioni. Possono essere impiegati sia in attività guidate dall’adulto sia nel gioco libero favorendo lo sviluppo del pensiero creativo. I vari e numerosi giochi di costruzioni utilizzati ancora oggi e che diamo ormai quasi per scontati, in realtà sono tutti discendenti dei materiali fröbeliani.

L’approccio educativo di Fröbel è particolarmente adatto alle esigenze del nostro secolo perché promuove il gioco e la sperimentazione, attività in grado di far fiorire, sia nei bambini che negli adulti, l’immaginazione e la creatività, strumenti indispensabili per affrontare le sfide di oggi e di domani.